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Farmacologia

La partecipazione del farmacologo nel CNBBSV è giustificata dal grande impatto sociale dei trattamenti farmacologici in campo medico in termini di efficacia, sicurezza, tollerabilità, costi a carico del Servizio Sanitario Nazionale e qualità di vita. La farmacologia è una scienza in continua espansione ed è alimentata dal confronto tra Istituzioni, Accademia ed Aziende Farmaceutiche. Inoltre, la farmacologia abbraccia alcuni temi di natura tossicologica di grande attualità, quali ad esempio l’uso di droghe da parte di adolescenti ed individui adulti nel territorio nazionale. Il CNBBSV ha trattato in modo specifico alcuni aspetti di grande innovatività nel trattamento dei tumori incentrati sulla immunoterapia, cioè sul potenziamento delle difese immunitarie nei confronti del cancro. In un Meeting che ha visto la partecipazione dei massimi esperti del settore sono stati discussi gli aspetti farmacologici, immunologici e socioeconomici di una nuova terapia dei tumori delle cellule del sangue (leucemie e linfomi) rappresentata dall’uso di linfociti del paziente istruiti mediante tecniche di ingegneria genetica a combattere le cellule tumorali. Tali cellule, denominate CAR-T, sono oggi approdate al mercato farmaceutico e alimentano la speranza di riuscire in tempi brevi a debellare la maggior parte dei tumori. Altre tematiche che il CNBBSV si propone di sviluppare nel prossimo futuro sono la farmacogenetica e l’uso terapeutico e ricreativo dei prodotti della cannabis. La farmacogenetica, tema leader della medicina di precisione, studia le basi della variabilità della risposta ai farmaci nel tentativo di instaurare terapie peronalizzate di grande efficacia e sicurezza nelle patologie ad alto impatto sociale. L’uso terapeutico dei prodotti della cannabis (ad esempio la combinazione di THC e cannabidiolo nella sclerosi multipla) ha generato il percepito popolare che la cannabis possa essere consumata senza rischi per la salute. E’ invece scientificamente dimostrato che la cannabis rappresenta un importante fattore di rischio per la schizofrenia, la più devastante tra le patologie psichiatriche. Tale rischio non è abolito con l’uso della cannabis light (che contiene bassi livelli di THC) per la capacità del THC di accumularsi progressivamente nel Sistema Nervoso Centrale. L’impegno del CNBBSV in questi settori avrà dunque importanti ricadute in campo sanitario.

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