11 July 2019
Il prossimo 11 luglio alle ore 14.30, presso la Sala Monumentale della Galleria “A.Sordi” (entrata Largo Chigi, 19) si terrà la presentazione del Position Paper “Italian microbiome initiative for improved human health and agri-food production” predisposto dal Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie, a seguito di un’ampia consultazione pubblica.
L’incontro sarà un’occasione importante per gli esperti del settore per fare il punto della situazione, dato l’enorme interesse che tale tematica sta suscitando nel mondo scientifico internazionale e le prospettive di crescita che l’iniziativa italiana sul microbioma fanno intravedere nel breve e nel medio termine.
La conferenza che sarà introdotta dal Presidente del CNBBSV Andrea Lenzi e dal Prof. Fabio Fava, membro dello stesso Comitato, entrambi tra i promotori dell’iniziativa, vedrà la partecipazione – tra gli altri - del Prof. Davide Amato, esperto della Commissione Europea, che animerà il dibattito assieme a numerosi altri esperti tra i quali il Prof. Paolo Visca, il Prof. Massimo Federici, la Prof.ssa Patrizia Brigidi, la Prof.ssa AnnaTeresa Palamara, il Prof. Marco Gobbetti, il Prof. Lorenzo Donini, la Prof.ssa Silvia Migliaccio, il Prof. Andrea Isidori e il Prof. Paolo Trevisi.
L’iniziativa italiana
Il microbioma è l'insieme del patrimonio microbico e genetico di un ambiente definito, quale, per esempio, l’intestino dell’uomo o degli animali, la rizosfera delle piante ecc. Esso concorre a determinare la salute e la produttività delle piante e degli animali intervenendo indirettamente sulla catena alimentare e dunque sul microbioma e la salute dell’uomo (“One Health” view). La gestione del microbioma dei vari comparti della catena alimentare potrebbe garantire una filiera più produttiva, salutare, resiliente e sostenibile, ma su questo serve acquisire nuova conoscenza attraverso ricerca ed innovazione dedicata, interdisciplinare ed intersettoriale.
L’Italia conta competenze di primo livello nel settore del microbioma umano, animale e vegetale ma sta giocando un ruolo minore in ambito europeo su questo specifico fronte a motivo della assenza di coordinazione fra i gruppi e gli ambiti di ricerca, fra le infrastrutture disponibili e fra il settore pubblico e quello privato.
Di qui l’iniziativa realizzata dal CNBBSV che ha censito l’esistente nel settore ed ha messo a punto una road map diretta a: a) integrare gli attori del pubblico e del privato impegnati nella ricerca e il trasferimento tecnologico sul microbioma delle piante, degli animali e dell’uomo, con annessa condivisione delle conoscenze, dei dati e delle infrastrutture disponibili; b) definire le priorità di ricerca ed innovazione e normative nazionali nel settore e le azioni necessarie per una loro promozione presso le istituzioni nazionali ed europee che finanziano l’innovazione nel settore; c) promuovere la formazione e la mobilità dei ricercatori nello stesso ambito.
La Commissione Europea ha investito circa 500 miliardi di euro a questo fine. Un buon numero di Paesi europei ha progettato un coordinamento interno, realizzando una strategia nazionale a sostegno dell’innovazione nel settore.