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Normativa

Normativa sulle piante transgeniche

Prima di poter rilasciare una pianta transgenica nell’ambiente per la coltivazione (commerciale o a scopo sperimentale) e prima di immettere sul mercato (per consumo umano o animale) la pianta o i suoi prodotti (ad esempio una farina di mais) occorrono le approvazioni delle autorità competenti. Essendo materia di rilevanza comunitaria, la normativa di riferimento è quella europea.

Il quadro normativo europeo sulle piante transgeniche, sviluppato nell’arco di oltre un decennio, consta principalmente di una direttiva (A), due regolamenti (B e C) e una raccomandazione (D). Fino a pochi anni fa la procedura di approvazione era del tipo “una chiave – una porta”, cioè la richiesta di approvazione per un nuovo evento transgenico era formulata all’autorità nazionale di uno degli stati membri della UE, ma l’approvazione, quando concessa, valeva automaticamente per tutti gli stati membri. Per ultimo, nel 2015 è stato aggiunta una nuova direttiva (E) che permette di rinazionalizzare le autorizzazioni (restringendone la validità territoriale). Questi cinque testi legislativi sono elencati di seguito con i relativi link e una breve descrizione del contenuto. Esistono molte altre norme comunitarie che vanno a completare il quadro, ma non sono riportate perché non modificano la struttura e la filosofia generale qui riassunta.

  1. A) Direttiva n. 2001/18/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio

relativa a ”Emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati” che abroga la precedente Direttiva 90/220/CEE. Dettaglia le procedure di autorizzazione per il rilascio ambientale a fini sperimentali e di coltivazione delle colture transgeniche. Contiene la definizione di cosa sia un OGM, istituisce l’etichettatura obbligatoria e il registro pubblico con le informazioni sulle singole piante transgeniche (i cosiddetti “eventi”) approvate.
Recepimento a livello nazionale:

Decreto Legislativo n. 224 dell’8 luglio 2003

  1. B) Regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento e del Consiglio

relativa a alimenti e mangimi geneticamente modificati, che dettaglia le procedure comunitarie di autorizzazione per gli alimenti e i mangimi geneticamente modificati per usi alimentari ed eventualmente anche per la coltivazione. Introduce l’etichettatura obbligatoria di alimenti e mangimi geneticamente modificati indipendentemente dalla capacità di rivelare la presenza di DNA transgenico o delle relative proteine e definisce una soglia (0,9%) per la contaminazione accidentale.

 

  1. C) Regolamento (CE) n. 1830/2003 del Parlamento e del Consiglio

Che riguarda la tracciabilità ed etichettatura di prodotti alimentari e mangimi ottenuti da OGM e modifica la Dir. n. 2001/18. Introduce l’obbligo per gli operatori di trasmettere le informazioni sulla presenza di OGM e di specificarne gli identificatori unici.

  1. D) Raccomandazione della Commissione n. 2003/556/CE (sulla coesistenza)

Circa gli orientamenti e strategie nazionali sulla coesistenza tra colture tradizionali, biologiche e geneticamente modificate (Direttamente applicabile a livello nazionale).

Tale raccomandazione è stata sostituita nel 2010 dalla Raccomandazione 200/2010.

Fornisce i principi generali per lo sviluppo di misure nazionali con lo scopo di limitare la presenza accidentale di OGM nelle produzioni convenzionali e biologiche.

A livello nazionale: Legge del 28 gennaio 2005 n.5 (per il recepimento della Raccomandazione della Commissione n. 2003/556/CE sull’assicurazione della coesistenza tra le forme di agricoltura transgenica, convenzionale e biologica).

  1. E) La direttiva (UE) 2015/412, che modifica la Direttiva 2001/18/CE in modo sostanziale, perché abolisce il principio “una chiave – una porta” introducendo la possibilità per gli Stati membri di limitare o vietare la coltivazione di singoli eventi transgenici sul loro territorio una volta che questi siano autorizzati a livello europeo.

A livello nazionale: Legge 29 luglio 2015, n. 115  e Legge 9 luglio 2015, n. 114 in recepimento della Direttiva Europea 2015/412 che insieme al Decreto Legislativo 14 novembre 2016, n. 227 introducono la possibilità per l’Italia di limitare o vietare la coltivazione di organismi geneticamente modificati (OGM) sul suo territorio. Le richieste di esclusione dall’ambito geografico delle domande di autorizzazione già concesse o in via di concessione per sei mais geneticamente modificati sono state accolte dalla Commissione europea.

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Per approfondire sulla legislazione

Segnaliamo la rassegna della normativa comunitaria (in inglese) preparata dal Joint Research Center di Ispra: Damien Plan, Guy Van den Eede (2010) The EU Legislation on GMOs.

Altre norme pertinenti

Regolamento n. 258/97/CE del Parlamento e del Consiglio

relativo all’Immissione sul mercato di “nuovi alimenti”, inclusi quelli ottenuti o costituiti da OGM

 

Regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento e del Consiglio

sulla sicurezza alimentare comunitaria.

Stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare.

Normativa europea precedente alla 2001/18

Direttiva europea atta a uniformare l’approccio degli Stati Membri riguardo gli organismi geneticamente modificati risale al 1990 (Direttiva 90/220/CEE).

Non più valida perchè sostituita dalla direttiva 2001/18.

 

Altre sorgenti informative

Sito del Ministero dell’Ambiente con riferimenti alle norme europee e italiane

(la cosiddetta Biosafety Clearing House istituita in ottemperanza al Protocollo di Cartagena)

 

http://bch.minambiente.it/index.php/it/bch-italiana/legislazione

Sito della Commissione Europea

https://ec.europa.eu/food/plant/gmo/legislation_en

GMO-panel (EFSA)

(Sezione dell’EFSA che si occupa delle piante transgeniche)

http://www.efsa.europa.eu/en/topics/topic/genetically-modified-organisms

(vedere sotto EU Framework

Registro europeo dei prodotti transgenici approvati per consumo umano ed animale

http://ec.europa.eu/food/dyna/gm_register/index_en.cfm

GMO Compass

(informazioni sui prodotti approvati ai fni della coltivazione e commerciale)

http://www.gmo-compass.org/eng/gmo/db/)

Biosafety Clearing House

(Informazioni sulla legislazione ed il rilascio ambientale specialmente a fini sperimentali )

http://bch.minambiente.it/IT/index.asp

Ministero della salute (riassunto della normativa) http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_1180_listaFile_itemName_0_file.pdf

 

ALTRE PAGINE

 Come vengono approvati gli OGM

http://www.efsa.europa.eu/sites/default/files/applications/apdeskapplworkflowgmo.pdf

 

Quali OGM sono stati approvati nella UE?

 

Per saperne di più

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