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Presentazione

La Bioeconomia è composta dai settori di agricoltura, allevamento, foreste, pesca e acquacoltura e gli annessi settori di trasformazione della materia prima prodotta come l'industria alimentare, quella che lavora il legno, le bioraffinerie e una parte dell'industria marino-marittima.

La Bioeconomia italiana è terza in Europa, dopo quella tedesca e quella francese, con un fatturato annuo di circa 330 miliardi di euro e quasi 2 milioni di posti di lavoro.

Il nostro Paese è, inoltre, secondo in Europa in termini di ricerca ed innovazione (come presenza nei progetti finanziati dalla commissione EU nell’ambito della Bioeconomia) e spesso il primo in termini di ricchezza in biodiversità, prodotti innovativi e di qualità immessi sul mercato, ma richiede maggiore coordinazione tra Ministeri e fra Ministeri e Regioni, come fra gli attori del settore pubblico e privato attivi nei diversi ambiti della bioeconomia.

Al fine di porre rimedio, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha deciso, nel 2016, di dotare il Paese di una strategia nazionale, predisposta dai Referenti di 4 Ministeri (MIPAFF, MIUR, MISE, MATTM), dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, dall'Agenzia per la coesione territoriale e da alcuni Cluster tecnologici nazionali. L’attuale Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ritenuto opportuno riprendere il lavoro già condotto, aggiornando la strategia presentata nel 2017, anche in funzione del nuovo piano di finanziamento della ricerca e innovazione europea (Horizon Europe) ed avviando un gruppo di coordinamento nazionale  nell'ambito del Comitato Nazionale per la Biosicurezza, le Biotecnologie e le Scienze della Vita di Palazzo Chigi, diretto a facilitare e monitorare l'attuazione della stessa sull’intero territorio nazionale.

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